Dopo l’educazione siberiana…è il momento dell’attrezzatura norvegese!
Partiamo
Giaccone
Parka della Columbia: caldissimo e con la tecnologia omnishield. Non ho mai patito il freddo.
Un occhio anche al look, il rivestimento esterno dal colore blu petrolio, al tessuto simil cotone rende questo giaccone fruibile in città (per i più freddolosi) e per un trekking in notturna nella Norvegia
Compressione!
Non mi andava di partire come fantozzi va in pensione dove in piena città si presenta con scarponi da neve, pelliccia e muta di cani
Per questo i miei stivali e il parka sono stati compressi e messi in valigia.
Per comprimere il parka ho usato questo prodotto. Semplificando è un sacco con le cinghie. Il risultato è assicurato, giaccone delle dimensioni di un pallone da calcio e sudata in aeroporto evitata.
Magliette
inutile portare abiti tecnici se poi sotto tieni il cotone che in caso di sudore si ghiaccia addosso, ho quindi optato per le magliette in tessuto sintetico traspirante della Colombia.
Zaino + fotocamera
portarsi solo lo smartphone per fare le foto sarebbe stato comodo ma anche una forte limitazione. Ho dunque portato con me la m5 che avevo in prova dalla Canon e che con ogni probabilità acquisterò.
Per avere con me il necessario ho optato per lo zaino della manfrotto serie urban .ne ho già parlato in un mio precedente post: qui il link. Promosso a pieni voti.
scarpe
le scarpe sono fondamentali, più l’ambiente è estremo, più voi chiedete al vostro corpo, più le scarpe saranno determinanti. potete cambiare una maglietta, potete stare più freschi o più caldi. se sbagliate le scarpe sono dolori!
Per questo giro ho portato le scarpe della columbia, pensate per l’hiking si sono rivelate poliedriche. Molto ben impermeabilizzate, si sono rilevate comode e leggere.
Avevo poi portato con le sorel ma ammetto che erano troppo calde per il clima che ho trovato.