In occasione dell’assemblea di igersitalia, che si è tenuta nelle Marche nel mese di settembre, ho avuto modo di visitare il negozio dei Tamantini.
Piccolo passo indietro.
Quella dei Tamantini è una famiglia che da quasi 40 anni, interpreta l’eleganza maschile con un tocco sartoriale e con la grande passione per “il fatto bene”.
Producono per aziende note e conoscono tutte le caratteristiche dei filati.
Torniamo a noi
Ho dunque partecipato ad una “spedizione conoscitiva” in compagnia di fashion blogger e instagramers. Guidati da Nadia Stacchiotti, elemento di spicco di igersmarche e nostra ospite nella sua Filottrano dove ha sede il negozio dei Tamantini.
Si, negozio, perchè chiamarlo show room non ha senso.
E’ un negozio dove si possono ammirare decine di modelli toccando i tessuti e osservandone le cromie.
E’ stato un immenso piacere parlare e conoscere Maria Luisa Tamantini e sua cugina Eleonora.
Si perchè questa è una storia di una famiglia e di un luogo dove ci si conosce un po’ tutti e dove la filiera produttiva è molto corta.
Ad esempio: con che bottoni pensate che si realizzino gli abiti di Tamantini?
Ovviamente con il bottonificio dall’altra parte della strada!
E’ tutto così a Filottrano, una dimensione familiare, efficiente e schietta. Quest’ultima viene prima di tutto e poi vige la regola del parla come mangi: i termini inglesi sono visti un po’ male.
Da questa visita, breve e infatti spero di ripeterla, ho capito che provare un loro abito significa mettersi letteralmente nei loro panni.
E significa capire cosa significa realizzare abiti da uomo.
L’attenzione alla moda c’è.
Per carità: Business is business (pardon gli affari sono affari), ma Maria Luisa ci dice che gli abiti moderni – destrutturati, non è che proprio le piacciono. meglio gli abiti tradizionali, per carità, rivisitati, ma comunque tradizionali.
Perchè mettono alla prova l’abilità del sarto e poi stanno addosso come devono stare.
Parlando di tessuti e modelli di giacche mi sono prestato a fare l’indossatore abusando della pazienza di mia moglie Morena.
Non fate caso alla faccia, ero piuttosto stanco.
Vi dico però come è andata a finire: la giacca blu e l’abito blu scuro li ho acquistati!