Sono arrivate!
Reduce dalla mezza maratona di Milano, con la sensazione che le precedenti scarpe siano sul viale del tramonto, sono stato veramente felice di provarne un nuovo paio.
“Loro” sono le Puma Ignite.
Colore “white-strong blue-fluo green.
Leggasi: si fanno notare.
Ma neanche troppo!
Puma con le Ignite propone una alternativa ai produttori storici fornendo una soluzione per gli allenamenti, per le ripetute ma che non disdegna una passeggiata in centro con pantaloni e camicia.
Esiste infatti una diversa variante colore e pur essendo quella in prova “umana” quella nera è ancora più versatile e da “smarttraveller”
Look a parte, Puma le presenta come le loro scarpe più reattive di sempre.
Il loro testimonial è solo l’uomo più veloce del mondo, Bolt. Qui il video di lancio
E hanno ragione: le ho provate su un percorso urbano di 10km e ho fatto un tempo per i miei standard ottimo.
Quello che pensavo sarebbe diventato un giro per sciogliere i muscoli dopo 5 giorni di inattività fra lavoro e riposo post maratona è diventato un giro veloce.
Temevo fastidi durante la prova ma escludendo un piccolo sfregamento all’altezza dell’alluce (neanche visibile a fine allenamento) è come se le avessi da chissà quanti km.
Le ignite fanno quello che dicono, le scarpe permettono di aumentare la falcata, ho corso dandomi più spinta a quanto faccio normalmente. Questa azione mi ha permesso di guadagnare forse 1 cm a falcata.
Che può sembrare poco ma calcolando quante falcate si fanno in 10km significa aver guadagnato circa due minuti.
La falcata è diventata leggermente più lenta al km numero 5a causa di un percorso più irregolare e ostacolato dalle macchina ma è poi tornata rapida fino al km 9 dove ho avuto altre piccole disavventure urbane (basta un semaforo per rallentare prima di mettere il timer in pausa).
Ecco qui la schermata che riassume l’attività.
Prossima sfida: scendere sotto i 49 minuti!
disclaimer: ho ricevuto queste scarpe da Puma Italia