Alberto Mondini è il creatore di numero 10 bags.
Il sito dell’azienda afferma che recuperano al 100% l’artigianalità storica italiana per la realizzazione di prodotti innovativi e funzionali ma attraenti e con il fascino dei fuoriclasse.
Partiamo dal nome: tipicamente italiano: il numero 10 che è il fuoriclasse per antonomasia nello sport più amato nella nostra penisola: il calcio.
Numero 10 nasce poco più di 10 anni fa.
Troppi 10 si direbbe!
I loro prodotti mi piacciono, hanno quell’effetto vissuto e quel legame diretto con il mondo militare che è sempre sinonimo di efficienza, come ho già avuto modo di dire altre volte su questo blog
La musa della linea è Valeria Monzeglio, che a differenza di Mondini, non ho avuto il piacere di conoscere. La Monzeglio è una esperta di streetware ed è figlia di Ettore Monzeglio, un aviatore ticinese amato e rispettato da tutta la comunità dei piloti e da una intera nazione.
Ettore Monzeglio è mancato nel 2014.
Per 26 anni è stato comandante degli Aereoporti militari del Ticino e dell’Engadina.
Per primo ha sperimentato l’uso dell’elicottero come mezzo di soccorso sia per escursionisti rimasti intrappolati in montagna, sia per lo spegnimento di incendi boschivi.
Una figura dunque leggendaria ed eroica, niente di meglio come personaggio ispiratore.
Ho incontrato Mondini al White di Milano. Un incontro frettoloso, casuale ma che mi ha ugualmente permesso di comprendere la filosofia presente dietro questo marchio.
Fra i modelli da segnalare: la borsa Rio Grande una borsa con dimensioni da bagaglio a mano perfetta per smarttraveller un po’ stilosi.