Macerata, Reggio Emilia, Pisa, Rimini.
Oltre 2000km in 15 giorni per un test drive prolungato.
La protagonista: la Citroën DS3.
La cavia? Il sottoscritto che si è prestato volentieri e che è rimasto favorevolmente colpito.
Scopriamo insieme il perchè.
e’ originale
Non si tratta solo del nome (il brand DS ha acquisito coscienza di se e ora vive autonomamente) e che le Citroen mi hanno sempre dato l’idea di essere delle auto molleggiate.
Pure troppo.
Ma questa no: è ben piantata sulla strada e prende le curve che è un piacere.
E’ piuttosto spinta
Al semaforo non parte sparata (meglio così non fate la figura dei truzzi) ma dalla seconda alla terza accelera che è un piacere.
In autostrada poi viaggia che è un piacere ed è piuttosto silenziosa
E’ illuminante
La caratteristica principale o quantomeno più comunicata di questa auto sono i suoi fari. Effettivamente le luci di questa vettura fanno paura. Di notte si vede bene, eccome.
E’ ganza
Il look da auto birichina ce l’ha e il colore, bianco in questo caso, aiuta. I cerchi in lega le danno un tono sportivo ma non aggressivo.
Intrattiene
il grande display centrale fornisce informazioni senza
Contro?
Parliamo di una vettura che nella sua versione full optional costa 26.000 Euro e quindi di questi tempi ci si aspetta molto.
Non sono tanti i contro, anzi, ne vedo uno solo: il cambio. Il passaggio da retro a prima durante le operazioni di parcheggio costa un po’ di fatica.
Conclusioni
Complessivamente una vettura molto gradevole da guidare, grintosa ma al punto giusto e pratica sia in città che in autostrada. Brava Citroën