oggi vi faccio conoscere una azienda tutta italiana: si chiama kevlove
Partiamo subito con le domande!
OS: Presentati
EF: sono Elena Filippini, la fondatrice di Kevlove. Non sono nata artigiana ma lo sono diventata. Nasco una insegnante e councelor.
OS: perché il nome Kevlove
EF: è la sintesi di kevlar, materiale con cui vengono realizzate le vele e love, inteso come passione per le cose fatte bene e con cura
OS: come è nata Kevlove
EF: è nata per caso, 10 anni fa ho realizzato per sfizio una borsa usando delle vecchie vele prese dal laboratorio di mio papà, lo stesso laboratorio in cui lavoro oggi.
Quella borsa è piaciuta e poco alla volta mi hanno chiesto di realizzare dei prodotti simili.
OS: Quale è la componente più originale
EF: noi realizziamo le borse con la consapevolezza di essere dei velai
e per questo creiamo i nostri prodotti con i macchinari originali
OS: Utilizzi sono le vele?
EF: quasi sempre si, vista la natura artigianale del lavoro può anche capitare di usare altri materiali.
Per esempio una cliente mi ha chiesto di realizzare un prodotto con una pelle di pitone che aveva in casa da tempo.
OS: quale è l’identikit del tuo cliente
EF: essenzialmente è una persona pratica e semplice che ha voglia di avere qualcosa di unico. E’ chiaramente interessato anche alla sostenibilità del prodotto ma direi che non è quello il driver principale per l’acquisto.
OS: Di che quantità parliamo?
EF: proprio perché usiamo solo materiale “di scarto” non abbiamo grandi quantitativi.
Ogni vela contiene 10 borse.
Nel 2013 abbiamo realizzato 978 pezzi
OS: Quali prodotti realizzate
EF: Essenzialmente borse perché possiamo usare ogni parte della vela. Possiamo realizzare anche degli zaini ma per farli abbiamo bisogno di parti “estranee” alla vela (gommapiuma per gli spallacci) e questo ci fa discostare dal progetto originale.
Con le borse invece possiamo usare anche i moschettoni e le cinghie per le derive
OS: Quali sono i vostri concorrenti
EF: tecnicamente non ne abbiamo, nessuno che io sappia ha una veleria. Sono in tanti invece ad usare i materiali di scarto, i più noti poi tendono ad avere una certa serialità nei materiali. Noi realizziamo prodotti sempre diversi.
OS: Insomma, fammi passare il concetto: la vela è come il maiale, non si butta via niente! Ma quali sono i tuoi programmi per il futuro?
EF: Di sicuro sentiamo l’esigenza di cambiare gli spazi e di ingrandirci.
Ci piacerebbe avere un’area aperta in cui invitare i clienti e mostrare loro come lavoriamo.
Dal punto di vista dei prodotti, molto probabilmente andremo a realizzare dei trolley. La struttura sarà analoga agli altri prodotti, ma metteremo a disposizione un accessorio che renderà questa borsa trasportabile,