#adamellopedala – repost

Re-post di quanto già pubblicato sul sito Instagramers Italia.
Gli instagramers saranno testimoni di una grande impresa: una passeggiata collettiva di oltre 2000 ciclisti che sfideranno se stessi su due dei passi più noti e temuti da coloro che praticano questo sport: il passo Gavia e il passo del Mortirolo.

Si tratta di un appuntamento, alla sua prima edizione, che ha l’obiettivo di avvicinare i ciclisti appassionati a queste due vette mettendo a disposizione per due giorni, il 3 e 4 agosto ben 4 percorsi  chiudendoli al passaggio di veicoli motorizzati dalla prima mattina fino a metà pomeriggio.
Gli igers, insieme a tre blogger, saranno ospiti di Adamello Ski, delle Province di Sondrio e Brescia e avranno la possibilità di documentare l’impresa dei ciclisti.
L’evento si chiama RhxDue Contador. Alberto Contador è il testimonial di questo evento e infatti sarà presente durante la due giorni. Contador è un nome noto ai ciclisti. Per chi non lo conosce, possiamo dire che è uno dei cinque corridori ad avere vinto la tripla corona, ossia tutti e tre i grandi Giri  (Tour de France, Giro d’Italia e la Vuelta in Spagna).

Orazio Spoto in rappresentanza di @igers_lombardia  e Andrea Lasagna di @igerscycling scopriranno le vette e il territorio ammirandone le bellezze naturali ma anche quelle culturali. Basterà seguire il loro viaggio con il tag #adamellopedala. Il tag sarà utilizzato non solo da loro ma da tutti coloro che parteciperanno alla salita e in maniera ancora più estesa da tutti coloro che vorranno documentare la propria scalata anche in senso figurato.

Partner tecnologico degli Instagramers sarà ancora una volta Epson Italia. Due multifunzione Epson Expression XP750 saranno posizionati sulle vette e regaleranno ai primi 1000 ciclisti una stampa della propria impresa.
Epson Italia si occuperà poi di stampare le migliori foto con tag #adamellopedala.Queste foto saranno poi esposte e diventeranno una mostra permanente in quota per ricordare questo evento.

C’è tempo fino al 15 agosto. L’autore della foto più bella riceverà inoltre una sorpresa da parte di Zerorh+.

#oraziowhiteinstabook: il mio libro su Instagram

tweetdilancio

 

 

Con questo tweet comincia oggi un nuovo progetto basato totalmente su Twitter.
Un libro dedicato ad Instagram, gratuito e costantemente aggiornato.
Anziché proporlo integralmente, ho deciso di farvelo leggere in pillole così non vi annoiate 🙂
Basta seguire il mio  profilo @oraziospoto e cercare il tag #oraziowhiteinstabook.
Il libro sarà disponibile solo sul mio account Twitter.
Dopo decine di corsi sia a scopo divulgativo che professionale la mia conoscenza di Instagram spero sia ormai comprovata.
Mi considero essenzialmente un grande appassionato di questo social network.

Sono inoltre il segretario e fra i fondatori dell’Associazione instagramers italia.   Schermata 2014-08-18 alle 11.30.01

 

 

 

 

Vi spiego perché ho scelto di condividere un libro su Twitter e gratuitamente
a) perché  cerco l’interazione, mi piacerebbe ricevere domande, osservazioni.
Alla fine sarà un libro ma soprattutto è un momento di condivisione. Almeno questa è l’idea!

b) perché  Instagram, come tutti i social network, è un media in costante aggiornamento e il valore formativo di un libro su questo social network rischia di essere piuttosto basso se slegato dalla quotidianità
Meglio puntare a soluzioni editoriali più innovative e sperimentali.

c) perché  Twitter è il miglior canale per attività del genere, Instagram privilegia le immagini e non il testo, Facebook non gestisce correttamente gli hashtag e Google plus…beh ancora non l’ho inquadrato correttamente.

La travel shirt

 

Con il termine travel shirt si intende una camicia che potete portare in valigia, da lavare n volte in vacanza senza stirarla e che non abbia per forza un look da boscaiolo finlandese. Per gli americani travel shirt significa essenzialmente: una camicia da esploratore della savana con mille tasche e cordini. 

Ma non perdiamo il focus, puntiamo alle normali camicie a tinte uniche. La sua peculiarità è il tessuto.
Le travel shirt possono essere:

– in lana merino. Non sono molto facili da trovare. Inoltre la lana merino è si termoregolante ma in condizioni di grande caldo non riesce a compiere benissimo il proprio lavoro.
– cotone/jersey: il cotone se trattato bene si stende con il calore del corpo. Prima di indossarla è sgualcita ma non fatevi trarre in inganno. Certo non la userei ad un matrimonio. Ma per una passeggiata in città, senza dubbio.
– materiale tecnico/sintentico. Il problema di quest’ultima categoria è che d’estate non permette sempre una corretta traspirazione e dopo un po’, detto come va detto, puzza. A questo aggiungiamoci, meno importante, ma anche meno smart, il look da esploratore.

La camicia in lana merino viene prodotta dalla Icebreaker almeno quella è l’azienda più nota e che ha pubblicizzato il prodotto. Ma, al momento, non la trovo più sul loro sito. Suppongo sia stata ritirata dal mercato. Nel caso, peccatissimo.
Ovviamente la lana merino trattata non è paragonabile alla lana tradizionale, a cominciare dal peso.
Al momento punto molto sulle camicie in jersey. Ne ho presa una circa 4 anni fa e la uso spessissimo.  Non è necessario stirarla ed è la camicia che maggiormente ricorda quelle da ufficio. Se dunque il vostro viaggio non è una escursione sui monti ma una gita in città e non volete “sfigurare” in un bar del centro, quella andrà bene. La mia ricerca però prosegue in quanto ancora non sono pienamente soddisfatto.
 

MasterOfPhotography

Metti un professionista, metti un format internazionale, metti un disturbatore e metti tanti amici.
Questa è la sintesi degli incontri di MasterOfPhotography presso lo spazio Sky in Darsena Milano.
Il professionista si chiama Alessandro Gaja, bravo e smart.
Del resto è un professionista.
Lui nello spazio Sky in Darsena fa quello che gli riesce meglio: documenta la quotidianità attraverso le persone.
Non lo fa con meravigliose modelle o con palestrati modelli. Lo fa con le persone “normali”che passano in Darsena e le valorizza.
Una volta fatto lo scatto la sd card viene data ad una ragazza che la scarica su iPad.
Queste foto vengono poi inviate via mail a chi si è fatto ritrarre.
A supporto del bravo Alessandro, un fondale, delle luci e una splendida Leica.
Mica pensare che sia merito della macchina fotografica. Le persone, prima di fotografarle, vanno “squadrate” in pochi secondi.
Ci vuole empatia per capire se con quella persona o quella coppia si può osare con una posa creativa o se sia meglio una rappresentazione più istituzionale, quasi da fototessera.
Il format è Master of Photography: un talent che è stato mandato in onda su Sky Arte a partire dal 21 luglio 2016 in Germania, Italia, Regno Unito, Austria e Irlanda.

Il format è semplice e ricalca la logica dei talent.
Da una parte ci sono i candidati, dall’altra la giuria. In mezzo la presentatrice, Isabella Rossellini.

Con modi più o meno diretti i giudici fanno il loro lavoro, cioè analizzano, valorizzano o massacrano il lavoro fatto dai pretendenti.
In stile highlander ne resterà solo uno che riceverà soldi, gloria e visibilità.
Il disturbatore o ospite è un blogger o instagramer che raccontare quello che vede, le persone in posa, il fotografo e che diventa parte integrante con lo show della serata.

Così è stato per me e per Nunzia Cillo.
Eravamo noi i due ospiti della serata e abbiamo fatto quanto era in nostro potere per rendere l’evento ancora più festaiolo di quanto già fosse.

Eccovi un po’ di scatti “rubati” durante la serata.

 

Wehangit: Instagram come arte urbana

Il 23 dicembre gli igersmilanesi hanno incontrato il team di Wehang.it giovane azienda bresciana con cui igersitalia collabora da circa 3 mesi.

Il risultato è una azione di guerrilla in cui i protagonisti sono gli igers, le loro opere e sullo sfondo c’è una Milano prenatalizia. Qui il video girato (in verticale) e montato da me.

Pocchiali: travel gear

 

Questo è un accessorio per viaggiatori smart e con stile.
I viaggiatori smart usano un solo bagaglio a mano, amano non sfigurare anche in una città che non conoscono o, meglio, fanno di tutto per non sembrare dei turisti. La dotazione tecnologica è d’obbligo, non tanto perchè sono dei workaholic (il buon senso dice, poi, che le mail spesso sono come delle palle di neve che rotolano, se non le fermi diventano valanghe che si abbattono su di te) quanto perchè la documentazione e la condivisione sono aspetti direttamente legati al viaggio.
Esistono sul mercato diversi prodotti pensati per questa categoria di viaggiatori. Di alcuni ne abbiamo già parlato, di altri ne parleremo nelle prossime settimane, visto che siamo entrati ufficialmente in zona vacanza. Oggi vi segnalo “pocchiali“, neologismo risutato dalla fusione fra pochette e occhiali. Si tratta di un accessorio pensato per noi uomini di mondo e si tratta di una custodia per occhiali che ha un risvolto in cotone in contrasto che infilato nel taschino della vostra travel jacket (non avete una travel jacket?) funge anche da pochette. La pochette è un accessorio per pochi. Il portaocchiali, beh, statisticamente ne abbiamo almeno uno per gli occhiali da sole!
Potete avere maggiori informazioni su questo accessorio e su come usarlo su Travelteq. Io uso sempre più spesso la pochette ma, in viaggio, non ci penso neanche a portarla. Forse ci farò un pensierino…

Instagram e video: rivoluzionario

 

Come prima cosa vi suggerisco di leggere il post pubblicato da Alessandro Fortuna su instagramers italia . Avrete le prime informazioni di base per farvi una idea.

Se poi vi siete fatti una idea vi dico la mia: è rivoluzione allo stato puro.
Questa estate oltre a noiosissimi filmati mossi e non montati, al massimo caricati su Youtube, troveremo video di 15 secondi sicuramente piacevoli perché facili da montare. Ma questo aggiornamento di Instagram porta in dote un grande potenziale. Infatti Instagram + video significa raccontare il territorio, i nostri viaggi e le nostre esperienze.
E’ poi una rivoluzione per i marketers perchè Vine è una bella app ma è di nicchia e 6 secondi sono troppo pochi.
Instagram ha 100.000.000 di utenti e ci mette a disposizione 15 secondi.
E’ rivoluzionario per i brand che potranno far vedere i dietro le quinte introducendo suoni e movimenti creando così ancora maggiore coinvolgimento.
Ma è soprattutto rivoluzionario per gli utenti perchè ci permetterà, ancora una volta, di mettere alla prova la nostra creatività (magari repressa) con uno strumento che descrivo sempre come popolare.