Digital Hour: tappa di Bologna

digital hour bolognaProsegue il progetto Digital Hour organizzato da Industree Group.
Ieri si è svolta la tappa di Bologna ed è stata l’ennesima occasione per incontrare le imprese locali per parlare e scoprire insieme  le nuove forme di comunicazione digitale ed il cambiamento che esse comportano a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale.
Con me sul palco in veste sia di moderatore che di relatore, Umberto Casalone di Seat Pagine Gialle, Alessandro Sacco di Maserati, Antonio Donadoni di Research in Motion e Linda Serra di O-One. Con loro abbiamo analizzato i casi di successo per vedere sul campo quali sono le strategie e le azioni da compiere per sfruttare al meglio le opportunità dell’era digitale.
A breve le presentazioni saranno consultabili su un account slideshare.

 

Wehangit: Instagram come arte urbana

Il 23 dicembre gli igersmilanesi hanno incontrato il team di Wehang.it giovane azienda bresciana con cui igersitalia collabora da circa 3 mesi.

Il risultato è una azione di guerrilla in cui i protagonisti sono gli igers, le loro opere e sullo sfondo c’è una Milano prenatalizia. Qui il video girato (in verticale) e montato da me.

Dieci consigli per le aziende che vogliono usare Instagram

Ripubblico un post uscito 10 giorni fa sul sito dedicato alla community degli instagramers italiani e scritto dal sottoscritto.

 

 

 

 

Quello che si è appena concluso è stato un anno fantastico per i brand che hanno deciso di collaborare con noi community managers.  Insieme abbiamo  sviluppato tantissimi progetti. L’obiettivo di questo post è condividere un decalogo di suggerimenti da tenere a mente. Eccoli.

Dieci consigli per i brand su Instagram

  1. La community non è fatta di soli influencer ma di tante, tantissime persone. Non scambiate gli instagramers per bloggers. Il successo viene da una partecipazione collettiva e non da singoli richiami. E se proprio volete identificare alcuni instagramers concentratevi sul like rate ossia sulla percentuale fra followers e like ricevuti su ogni foto caricata.
  2. Se siete un brand non forzate la mano chiedendo di fotografare i vostri prodotti. Gli instagramers partecipano volentieri ma a patto di non diventare portatori sani del brand.
  3. Per la stessa ragione non chiedete di usare un hashtag che contenga il vostro brand anche se esistono chiaramente delle eccezioni.
  4. Concentratevi sui vostri valori di marca e fateli emergere in maniera semplice.
  5. Tenete il gioco più semplice possibile. Chi usa Instagram appartiene a tutte le fasce sociali e culturali. L’equazione “possesso smartphone = utente altospendente e con alto livello di istruzione” è ormai roba vecchia.
  6. Non fate durare troppo l’iniziativa: ci sono tanti progetti su Instagram e il brutto e il bello di questo social network è che non esistono gerarchie nelle informazioni. Conviene dunque concentrarsi su un periodo di tempo ristretto (7 giorni – 10 al massimo) massimizzando l’efficacia della comunicazione.
  7. Proponete visibilità. La partecipazione è spontanea se il vostro progetto ha una spiccata vena artistica ma “popolare” e la viralità è assicurata.
  8. Non aspettatevi numeri ma emozioni: i like o i follower che il vostro profilo avrà in seguito ad un progetto arrivano e scompaiono molto rapidamente e non esistono indicatori che possano aiutarvi seriamente con le conversioni.
  9. Come in ogni social network, anche Instagram non fa eccezione. Generate conversazioni e interagite sempre con chi vi segue su Instagram. Non solo durante i progetti.
  10. Fate vedere il vostro lato umano, ossia date visibilità anche a chi lavora dietro quel brand. Instagram è un canale di comunicazione informale e umano.