Siamo stati colpiti. E alcuni sono caduti per knock out

Un genio, un visionario, un pazzo? Bosch è tutte e tre le cose insieme. Ho organizzato a febbraio un nuovo instameet ed è stato molto affascinante raccogliere le impressioni dei partecipanti. Professionisti, studenti, freelance e dipendenti. Possiamo avere tante etichette ma di fronte all’arte, quella che ti colpisce, siamo tutti uguali.

Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, ci dice

Jheronimus Bosch è certamente uno dei pittori più particolari e iconici dell’arte europea a cavallo tra Quattro e Cinquecento. Le sue opere hanno riempito l’immaginario visivo occidentale grazie alla particolarità delle rappresentazioni costellate da creature mostruose e visioni oniriche.

E invece un cronista del passato, il veneziano Marcantonio Michiel, nato nel 1484 e morto nel 1552 conferma che con le sue scene infernali e oniriche, nel corso del Cinquecento la figura di Jhero-nimus Bosch viene associata a un Rinascimento fantastico, bizzarro e inusuale che coesiste con quello mimetico e classico, presentato da teorici e storiografi come il Rinascimento “ufficiale”.

E da non addetto ai lavori, trovo stupende le opere di Bosch. Un autentico colpo in faccia.

E cosa facciamo dopo un colpo? Reagiamo. Oppure cadiamo a terra per knock out. Ecco questa è l’arte. Un pugno in faccia che può fare male e che scatena una reazione.

a mio parere l’arte è un pugno in faccia

E dopo oltre 10 anni di instameet quando mi chiedo se valga la pena organizzare ancora instameet nei musei con tutto quello che comporta, la risposta è sempre la stessa: si.
Mi piace, ci piace: prendere pugni. Certe volte belli forti altre volte, più deboli.

Questo era un bel pugno, ben assestato. E c’è tempo fino al 12 marzo 2023 per riceverlo.

Bosch è un pugno bello forte

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