I miei tour del 2022: Parco Abruzzo e Palazzo Altemps

Parco Abruzzo

Coordinate social: @parcoabruzzo;hashtag: #insiemeperlanatura #100anniparchi #parcoabruzzo

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è, insieme al Parco del Gran Paradiso, il Parco Nazionale più antico d’Italia. Viene inaugurato il 9 settembre del 1922 su iniziativa privata, frutto dell’impegno “dal basso” di un gruppo di intellettuali ambientalisti locali e non. Il riconoscimento ufficiale arriva per decreto regio nel gennaio del 1923. Nella sua lunga storia centenaria il Parco ha lavorato costantemente per ritrovare il perduto equilibrio tra esseri umani e Natura, diventando uno dei migliori esempi nazionali e internazionali di conservazione di flora e fauna.

Montagne e valli selvagge, foreste, praterie, fiumi, torrenti, laghi e un clima relativamente temperato durante tutto l’anno fanno del PNALM un ambiente ideale per numerose specie vegetali e animali: tra queste ultime ce ne sono alcune, rare e misteriose, come l’orso bruno marsicano e il camoscio appenninico, che talvolta, seppur da lontano e solamente per pochi preziosi secondi, è possibile osservare.

Più del 70% del territorio del Parco è ricoperto da boschi di faggio. Dopo anni di ricerca scientifica è stato possibile scoprire che tra questi, ce ne sono alcuni che arrivano ai 560 anni di età, tra i più antichi di tutta Europa! Ci sono nel Parco faggete che, grazie al loro isolamento geografico, sono rimaste praticamente inalterate nel tempo e, per questo, si avvicinano alla definizione di foresta primaria o primordiale.

L’UNESCO nel 2017 ha riconosciuto le Foreste Vetuste del Parco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Visitare il Parco è un’esperienza unica. Significa scoprire che al mondo esiste un modo di verso di guardare la Natura, significa ascoltare con rispetto le sue storie e quelle delle persone che per 100 anni hanno lavorato per proteggerla.

Nato per celebrare i 100 anni di Natura Protetta. Si trova nelle ex scuderie del Palazzo Sipari, residenza del primo Presidente del Parco, Erminio Sipari, e casa natìa del cugino, il filosofo Benedetto Croce, a Pescasseroli. Visitando i locali, che negli anni si sono via via trasformati, camminerete nel solco della storia tracciato dai protagonisti attraverso gli atti che un secolo fa resero possibile l’istituzione del Parco e quelli, successivi, che ne hanno caratterizzato le alterne vicende. Il percorso museale vuole arricchire le conoscenze, incuriosire, appassionare e, in definitiva, aumentare la consapevolezza in tutti i visitatori di quanto lavoro sia stato fatto per la conservazione di un territorio magnifico.

ecco il programma che abbiamo seguito:

Partenza per una breve e facile escursione ai Boschi della Difesa, alcuni degli scorci più interessanti del Parco. L’escursione ci ha portato tra faggi e praterie di montagna. Durante il percorso abbiamo incontrato alcuni abitanti della zona.

A seguire abbiamo visitato il Sentiero ArteParco, un progetto che nasce con la volontà di portare l’arte contemporanea all’interno del Parco in luoghi naturalistici e suggestivi. Ogni anno un artista sarà invitato a confrontarsi con la Natura del Parco rendendola così, non solo cornice, ma parte stessa dell’opera che, realizzata interamente con materiali ecologici, si trasformerà seguendo i ritmi e le condizioni dettate dall’ambiente, dichiarando la sua appartenenza al Parco.

Proseguendo lungo il sentiero abbiamo osservato una delle Foreste vetuste del Parco dichiarate nel 2017 Patrimonio Unesco. Caratteristiche rilevanti di queste faggete sono, l’assenza nel tempo di interventi antropici, un livello complessivo di biodiversità elevato in funzione proprio della loro alta naturalità. Le faggete che hanno ottenuto il riconoscimento ospitano i faggi più antichi dell’emisfero settentrionale (560 anni) Naturalmente queste foreste ospitano anche specie appartenenti alla grande fauna come l’Orso bruno marsicano, il lupo, cervi e caprioli, varie specie di Mustelidi (martora, faina ecc.)e il rarissimo gatto selvatico.  

Palazzo Altemps

Il 27 novembre ho accompagnato gli Instagramers a Palazzo Altemps (Piazza di Sant’Apollinare, 46), a Roma.

Coordinate social  @museonazionaleromano e @electaeditore

Lascia un commento