La travel shirt

 

Con il termine travel shirt si intende una camicia che potete portare in valigia, da lavare n volte in vacanza senza stirarla e che non abbia per forza un look da boscaiolo finlandese. Per gli americani travel shirt significa essenzialmente: una camicia da esploratore della savana con mille tasche e cordini. 

Ma non perdiamo il focus, puntiamo alle normali camicie a tinte uniche. La sua peculiarità è il tessuto.
Le travel shirt possono essere:

– in lana merino. Non sono molto facili da trovare. Inoltre la lana merino è si termoregolante ma in condizioni di grande caldo non riesce a compiere benissimo il proprio lavoro.
– cotone/jersey: il cotone se trattato bene si stende con il calore del corpo. Prima di indossarla è sgualcita ma non fatevi trarre in inganno. Certo non la userei ad un matrimonio. Ma per una passeggiata in città, senza dubbio.
– materiale tecnico/sintentico. Il problema di quest’ultima categoria è che d’estate non permette sempre una corretta traspirazione e dopo un po’, detto come va detto, puzza. A questo aggiungiamoci, meno importante, ma anche meno smart, il look da esploratore.

La camicia in lana merino viene prodotta dalla Icebreaker almeno quella è l’azienda più nota e che ha pubblicizzato il prodotto. Ma, al momento, non la trovo più sul loro sito. Suppongo sia stata ritirata dal mercato. Nel caso, peccatissimo.
Ovviamente la lana merino trattata non è paragonabile alla lana tradizionale, a cominciare dal peso.
Al momento punto molto sulle camicie in jersey. Ne ho presa una circa 4 anni fa e la uso spessissimo.  Non è necessario stirarla ed è la camicia che maggiormente ricorda quelle da ufficio. Se dunque il vostro viaggio non è una escursione sui monti ma una gita in città e non volete “sfigurare” in un bar del centro, quella andrà bene. La mia ricerca però prosegue in quanto ancora non sono pienamente soddisfatto.
 

Gate8

Gate8 ha prodotto un bagaglio che promette di essere utilizzato su tutte le compagnie aeree senza la necessità di imbarcarlo. Interessante la possibilità di sganciare il vano portacomputer per portare in giro solo quello. Ovviamente se si ha modo di lasciare il vano portaindumenti in hotel o in un deposito bagagli.

La Packing List di Antonio e Francesca

Antonio e Francesca sono gli ideatori di #progettofolle01.
Un viaggio iniziato sabato 20 settembre che ha come obiettivo la documentazione del deserto dell’Erg Chebbi.
Tappa finale del viaggio sarà il contatto con una tribù di berberi che Antonio e Francesca hanno aiutato attivando una raccolta fondi.
Il progetto vede la partnership di Igersitalia ed è proprio al loro sito che rimando per il dettaglio dell’iniziativa, bella e umana.
Se anche voi volete creare il vostro progetto folle e scoprire nuovi luoghi aiutando il prossimo ecco cosa dovete portare con voi e mi raccomando seguite Antonio e Francesca con il tag progettofolle01.

 

Contenitori
Bauletti KTM  – Hepco & Becker Gobi, due laterali da 37 ed uno da 42 centrale.
Borsa da serbatoio Touratech
Zaino da trekking
Per la moto nella borsa da serbatoio:
1 camera d’aria da 21 adattabile ad anteriore e posteriore
2 ferri da gommaio
4 toppe per riparazione gomme
1 kg olio Castrol
attrezzi vari (chiavi inglesi, kit cacciaviti e brugole)
1 pinza leatherman multiuso
gray tape multiuso
fascette
1 cinghia a cricchetto per chiudere i bauletti in emergenza
1 ripara e gonfia gomme

Attrezzatura
casco enduro Caberg
bandana
guanti estivi Alpinestars
cintura lombare con protezione integrale schiena Axo
giubbotto Dainese con membrana antivento e pioggia
tuta antipioggia 
zaino da trekkking

borraccia termica
Luce a led da speleologo
Mag Lite mini e med
Tecnologia
GPS Garmin Geko 30 con cartografia Marocco
Nikon D7100 con 18/300 Nikon
Gopro 3+ black
Leica D lux 6
Macbook pro
Ipad mini
Spot GPS tracker
caricabatterie vari tra cui uno solare
Kindle per il viaggio in nave
Huaweii wifi modem mobile
Batterie stilo e ministilo “a manciate”
Abbigliamento (Antonio)
1 paio Scarpe da trekking in goretex per viaggio in moto
1 paio di scarpe Adidas per la sera
1 paio ciabatte
3 magliette in cotone KTM
1 maglietta Kappa Diego Dominguez Rugby Camp per la sera
1 paio di bermuda
1 golf di cotone
biancheria intima
2 x pantaloni tecnici Decathlon
la Maglietta dei progettifolli della Folgore classe 1998
Igiene personale
beauty case da viaggio Musto per il necessaire,
kit medicine varie e creme solari
detersivo in bottiglietta da viaggio nuncas
cordino per stendere i panni

In bocca al lupo ragazzi!

 

MasterOfPhotography

Metti un professionista, metti un format internazionale, metti un disturbatore e metti tanti amici.
Questa è la sintesi degli incontri di MasterOfPhotography presso lo spazio Sky in Darsena Milano.
Il professionista si chiama Alessandro Gaja, bravo e smart.
Del resto è un professionista.
Lui nello spazio Sky in Darsena fa quello che gli riesce meglio: documenta la quotidianità attraverso le persone.
Non lo fa con meravigliose modelle o con palestrati modelli. Lo fa con le persone “normali”che passano in Darsena e le valorizza.
Una volta fatto lo scatto la sd card viene data ad una ragazza che la scarica su iPad.
Queste foto vengono poi inviate via mail a chi si è fatto ritrarre.
A supporto del bravo Alessandro, un fondale, delle luci e una splendida Leica.
Mica pensare che sia merito della macchina fotografica. Le persone, prima di fotografarle, vanno “squadrate” in pochi secondi.
Ci vuole empatia per capire se con quella persona o quella coppia si può osare con una posa creativa o se sia meglio una rappresentazione più istituzionale, quasi da fototessera.
Il format è Master of Photography: un talent che è stato mandato in onda su Sky Arte a partire dal 21 luglio 2016 in Germania, Italia, Regno Unito, Austria e Irlanda.

Il format è semplice e ricalca la logica dei talent.
Da una parte ci sono i candidati, dall’altra la giuria. In mezzo la presentatrice, Isabella Rossellini.

Con modi più o meno diretti i giudici fanno il loro lavoro, cioè analizzano, valorizzano o massacrano il lavoro fatto dai pretendenti.
In stile highlander ne resterà solo uno che riceverà soldi, gloria e visibilità.
Il disturbatore o ospite è un blogger o instagramer che raccontare quello che vede, le persone in posa, il fotografo e che diventa parte integrante con lo show della serata.

Così è stato per me e per Nunzia Cillo.
Eravamo noi i due ospiti della serata e abbiamo fatto quanto era in nostro potere per rendere l’evento ancora più festaiolo di quanto già fosse.

Eccovi un po’ di scatti “rubati” durante la serata.

 

Leica M10: si festeggia la fotografia

Il 18 gennaio, nel quartiere generale di Leica, a Wetzar, in Germania, si è tenuta la presentazione della nuova M10.

Più piccola, più connessa ma fedele allo stile M.
Lo stile M è sostanzialmente una macchina fotografica con telemetro che è stata realizzata dal 1950 in poi.

La M10, non è un prodotto  per tutti. E non solo per una questione di prezzo
Il suo costo, non ancora definito ufficialmente dovrebbe aggirarsi sui 6.000 Euro quindi chi deciderà di comprarla dovrà essere molto motivato ed economicamente attrezzato.

 

Costi a parte, Leica è un insieme di valori che vanno dall’amore per la tradizione e per l’arte, il rispetto reciproco e la sana competizione.
Questa è almeno l’idea che mi sono fatto toccando con mano il mondo Leica e parlando con molti dei suoi rappresentanti.

A Wetlzar, di prodotto, tutto sommato, se ne è parlato davvero poco.
Fra i numerosi invitati, tanti clienti, vip e rivenditori della casa tedesca.
Stampa e blogger era poco presenti. Ho visto un paio di instagramers tedeschi seguiti e apprezzati, un paio di blogger ungheresi ma non molto di più.
Per l’Italia, oltre al sottoscritto, c’era uno dei più noti influencer: Simone Bramante aka Brahmino.

Un ragazzo, Simone, con cui ho avuto più volte modo di parlare e che agli antipodi dal luogo comune del personaggio noto, arrogante e un po’ viziato.
Prodotto a parte, la protagonista della festa è stata senza dubbio la fotografia.
Ospiti d’onore: Joel Meyerowitz il padre putativo della street photography e Matt Stuart un fotografo esperto in street photography che documenta la sua città, Londra, da quasi 20 anni.

Ecco una foto fatta in compagnia di Joel Meyerowitz.

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La M10 sarà nei Leica store entro la fine del mese. Con il 2017 inizia un nuovo capitolo della serie M.
Sempre il 2017 sarà l’anno di evoluzione della Leica Sofort di cui vi parlerò nelle prossime settimane avendo seguito per l’azienda un progetto di influencer marketing.

Se invece volete dare una occhiata a Wetzlar, andando sul mio account instagram, troverete qualche scatto (realizzato con il cellulare).

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Milano e Lombardia dopo Expo: TourismAct – gli Stati Generali del Turismo

tourismactL’Expo è finito ma certamente non il lavoro da fare per il rilancio delle destinazioni Milano e Lombardia.
Per non perdere il lavoro fatto in questi anni, il 19 novembre si terrà l’evento “gli
 Stati Generali del Turismo – TourismAct 2015″. A questo evento, con grande orgoglio, parteciperò anche io in qualità di invitato.

La giornata sarà organizzata in due momenti.
La prima
a porte chiuse affronterà diversi temi attinenti all’innovazione nel turismo; la seconda per un confronto allargato a tutti gli stakeholder del settore turistico e del terziario innovativo.

Sarò direttamente coinvolto al Tavolo “Comunicazione. Imparare a raccontarsi”. Il focus è su come declinare la comunicazione turistica verso l’utente finale

La scelta sul mio profilo è dovuta alla mia attività fatta da anni per Instagramers Italia e Milano.
I risultati dei Tavoli saranno poi riportati al pomeriggio in plenaria e indicheranno le linee strategiche che Regione Lombardia adotterà in materia di Turismo per i prossimi anni.

Il tag per prendere parte alla conversazione che ovviamente non sarà limitata all’evento è #TourismAct2015. 

Già da qualche giorno ci sono i primi tweet che iniziano ad animare il dibattito
Per info: qui il dettaglio del programma

InLombard1a: un anno di formazione

Quest’anno si raddoppia.

Dopo il successo di inlombardia365, il progetto di promozione turistica della Regione Lombardia, quest’anno si bissa.
Il 20 infatti partirà InLombard1a, un progetto di formazione agli operatori.
Sarò parte di questo progetto:
 un grande evento per tutti e di tutti.

Il sito è online: http://explora.in-lombardia.it/progetto/inlombard1a/ con un’area riservata su registrazione per accedere alle iscrizioni ai panel e alle informazioni sui workshop.

E stato creato il gruppo su Facebook dedicato al primo eventi 1° Tappa inlombard1a – Como, Lecco, Monza dove comunicare e interagire con ospiti e relatori. 

Ed ecco qua il programma della prima tappa

Explora_inLombard1a_Programma