Catania in 24 ore o quasi: guida gastronomica della città

Catania è una città stupenda. Ho preso l’aereo da Milano e con camicia di riserva, spazzolino, cambio biancheria e il mio inseparabile iPhone sono arrivato all’aeroporto Fontanarossa (che però ha cambiato nome in Vincenzo Bellini per onorare il grande compositore che proprio qui ebbe i natali). Eccovi un breve vademecum.
Atterrate e prendete l’autobus per il centro. Armatevi di pazienza perchè non passa spesso (ogni 30 min circa).
Inutile prendere un taxi. C’è una sola strada ed è sempre iper trafficata. Certo, esiste una strada alternativa ma che io sappia nessun taxi con a bordo turisti e visitatori occasionali l’ha mai presa!

Fermatevi all’Agathae Hotel. Un Tre steppe pulito ed elegante nella via più importante della città (Via Etnea). La colazione é inclusa nel prezzo della camera e mangiare in terrazzo con vista sul parco della città è un piacere autentico! Se non volete fare colazione in hotel potete andare in un bar e fare la colazione originale prendendo una brioche con la granita il gelato di latte di mandorla.
Da applauso!
Pranzate in uno dei tanti bar tavola calda che propongono i “rustici” ovvero pizze e focaccie imbottite con ogni ben di Dio
Concludete il pasto con un caffè che viene sempre servito con un bicchiere di acqua. Potete chiederla anche gassata.
Fate una passeggiata lungo via Etnea che è un centro commerciale a cielo aperto. Arrivate a piazza Duomo per guardare la Cattedrale e l’Obelisco.

Se non temete le salite fate anche una passeggiata lungo via Garibaldi. Strada bellissima che però non viene valorizzata come dovrebbe dal Comune

A metà pomeriggio fate una sosta in un bar e rinfrescatevi con un bicchiere di latte di mandorla
Ne esistono due tipi: o sciolto da un panetto di pasta: molto dolce e dal sapore pastoso. Il secondo tipo è quello tradizionale ed è ricavato dalla spremitura delle mandorle. Meno pastoso, più amaro e per questo più buono e dissetante.

Per cenare andate in via Plebiscito e scegliete uno fra i tanti locali specializzati in carne equina.
L’ usanza vede il banco frigo e la griglia affiancati per farvi scegliere e immediatamente cucinare bistecche, salsiccie e strane composizioni creative come il tramezzino (due fette di carne con dentro prosciutto e formaggio proprio come un tramezzino) o la cipollata (una cipolla avvolta dalla carne).
I posti si assomigliano un po’ tutti. Io sono andato da Achille. Un consiglio: dimenticatevi ogni formalità…

Visto che a fine giornata il vostro stomaco potrebbe invocare pietà andate in un chiosco e prendetevi l’ Acqua sesse (nome dialettale dell’acqua seltz) . Si tratta di acqua ipergassata mescolata con limone spremuto e sciroppo di mandarino o tamarindo o menta o anice o ..insomma avete capito, qualsiasi altro sciroppo esista in commercio!
Buonissima e molto utile per digerire!

Conclusione: Catania, ripeto, è bellissima quanto caotica. Per vivere con meno stress possibile questa città, dovete ridere sulle tante cose che noterete. Tanto per farvi un esempio di quello che vi attende: segnaletica stradale, stop in particolare, non rispettati, spazzatura lasciata fuori casa di notte e un atteggiamento comune mediamente sfottente.
Il vero consiglio che mi sento di dare però è quello di non avere fretta. Solo così potrete entrare in sintonia con la città.

Buon viaggio!

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