Il ritorno della barba, il ritorno della cura per il proprio look, il rilancio di alcuni prodotti storici, è tutto avvenuto in pochi anni.
Protagonisti di questo cambiamento sono i barbieri che hanno saputo reinventarsi cavalcando una certa tendenza “hipster” che guarda al passato, in particolare agli anni ’30 e 40′.
Insieme ai barbieri un ecosistema di aziende che producono capi di abbigliamento, case editrici e ovviamente prodotti per la cura personale.
Solo per darvi qualche suggerimento: le bretelle che ritornano di moda, dopobarba storici come lo spagnolo Floïd e il libro Barber couture
Capitale mondiale indiscussa di questa nuova rivoluzione è Londra.
I barbieri diventano boutique che propongono prodotti con etichette vintage che strizzano l’occhio agli anni ’30 e ’40.
In Italia, questo modello mi sembra faccia fatica a partire.
Abbiamo prodotti importanti (mi viene in mente Proraso) e barberie storiche. Alcune sono addirittura patrimonio dell’Unesco ma produttori e barbieri non collaborano se non per la fornitura di prodotti.
Ne’ i barbieri diventano brand. Per il momento tutti quelli che conoscono sono “solo” degli artigiani, il più delle volte bravissimi, ma non “firmano” le loro opere.
Fino a quando non sarò smentito, credo che una eccezione si fatta da Bullfrog, un barbiere di Milano, il cui primo punto è stato aperto nella zona trendy dell’Isola e che ha recentemente aperto un nuovo punto vendita nella centralissima Piazza Cordusio.
Ero pronto ad andarli a trovare, poi un impegno di lavoro me lo ha impedito.
Tuttavia ho chiesto a Carlo Giardina aka finnanofenno su Instagram di fare qualche domanda e fare qualche foto al mio posto.
La galleria che apre questo post è tutta sua!
Le domande sono state fatte al titolare del negozio, Romano Brida, catanese trapiantato a Milano.
Qualche domanda a cavallo fra viaggi e tendenze scoprendo che Catania, patria dei barbieri con i baffetti alla Clark Gable, si merita un posto d’onore fra le capitali europee del barba e capelli.
D: Cosa ti porti quando sei in viaggio?
R: spazzola per la barba, pettine di legno e un balsamo.
D: Quale è il taglio più richiesto?
R: Executive contour: un taglio degli anni 30, riconoscibile per la riga di lato e il ciuffo.
Si tratta di un taglio che può vivere in mille modi. E’ apprezzato da manager in giacca e cravatta (magari supertatuati sotto la camicia), dai ragazzi, dai creativi. Insomma, un taglio per tutti che può essere gestito in diverse maniere a partire dalla sfumatura.
D: il cliente più strano?
R: il prossimo
D: Avete clienti stranieri?
R: si, tanti vengono appositamente da noi Abbiamo un modello di servizio all’inglese e l’inglese lo parliamo. Se quindi arriva un turista e ci chiede in inglese un taglio executive contour lo capiamo e sappiamo come servirlo.
D: facciamo un gioco: il vostro miglior cliente si trasferisce per 6 mesi a Londra, poi a Berlino, a parigi e infine a madrid. Non tornerà in italia per un pezzo: dove gli consigliate di andarsi a tagliare i capelli?
R: A Londra lo manderei senza dubbio da: Murdoch – Bullfrog è molto vicino al suo stile
Berlino: mmh ci sono molti barbieri tradizionali tutti da scoprire.
Parigi: anche a Parigi ci vorrebbe Bullfrog. Non esistono realtà interessanti da segnalare e anzi c’è una buona opportunità di crescita per i barbieri.
Madrid: bisognerebbe cercare qualche barbiere sulla Gran Via. Come in Francia e forse anche di più, li c’è un bel business.
Gli spagnoli sono molto simili agli italiani con il vantaggio che la clientela è mediamente più giovane. La storia del barbiere
Bullfrog in Piazza Cordusio è all’interno del Womostore.