La packing list di Leonardo e Veronica

packinglist

Leonardo e Veronica hanno creato il sito www.lifeintravel.it, sicuramente un punto di riferimento per quanti amano viaggiare in bici. Ho passato con loro due giorni spettacolari in Val Tonale per la Rhxdue Contador e ho scoperto che hanno fatto un viaggio lunghissimo in Scandinavia. La domanda successiva è stata tanto naturale quanto ovvia: mi dareste la vostra packing list? Eccola:

Bici e dintorni:
• Due MTB Viner con ammortizzatore anteriore
• Due portapacchi posteriori
• Quattro borse posteriori Crosso Expert + Borsello Crosso + due Drybag Crosso da 50l per tenda/saccoapelo…
• Due borse da manubrio Topeak e Zixtro
• Luce posteriore rossa per gallerie

Tecnologia:
• Due macchine fotografiche reflex (Nikon D90 e Canon 60D) e 3 obiettivi
• Scatto remoto per lunghe esposizioni con le reflex (inutilizzato viste le 24h di luce)
• Compatta Sony DSC-RX100
• Due Action cameras Sony HDR-AS15 e Contour Roam
• Notebook Ideapad Lenovo S300
• Tablet Mediacom 7”
• Pannello solare 20V
• Smartphone Sony e LG
• Cavi, supporti e caricatori vari
• Un cavalletto ed una testa per macchina fotografica
• GPS garmin Edge 705 con mappe openstreetmap della Norvegia
• Trombetta in acciaio per spaventare le pecore
• Block notes con penna e matita per casi estremi

Vestiario:
• Due paia di scarpe da trekking per pedalare
• Due paia di sandali per la sera
• Due t-shirt a testa
• Due completi da bici a testa
• Due paia pantaloncini corti a testa
• Un paio di pantaloni da bici lunghi
• Un paio di gambali
• Una maglia da bici maniche lunghe a testa
• Un paio di pantaloni lunghi pesanti a testa
• Una felpa in pile a testa
• Una giacca antipioggia a testa
• Una decina di paia di calzini da bici
• Due paia di calze pesanti a testa
• Un paio di guanti a testa
• Un paio di guantini a testa
• Due/tre paia di mutande a testa
• Tre canottiere tecniche
• Due berretti
• Due caschi
• Una camicia maniche corte sintetica
• Costume da bagno

Materiale per la bici
• Quattro camere d’aria di scorta
• Set pezze e mastice per riparare forature (fortunatamente inutilizzato)
• Una pompa portatile
• Quattro borracce
• Un kit per riparazione con smagliacatena, brugole…
• Fascette in plastica multiuso
• Olio
• Chiavi inglesi per tirare i pedali ed i bulloni dei portapacchi

Materiale da campeggio
• Due materassini autogonfianti Meru e Mckinley
• Due saccoapelo McKinley e MountainDesign
• Tenda Ferrino
• Fornelletto con bombole (2) a gas
• Set di tre pentole per cucinare
• Set per due di posate
• Coltellino svizzero
• Due frontalini Petzl

In generale oltre a questo trasportavamo il cibo per mezzogiorno (biscotti, pane e nutella/marmellata o affettati), qualcosa per la sera ed una bottiglia di acqua da 1litro e mezzo per sicurezza

Datemi una ciabatta

tripla_bticino_usb

Viaggiare “smart” è ormai sinonimo di viaggio con “qualcosa di elettronico” al seguito (telefono, tablet, macchina fotografica, etc..). Se poi si viaggia accompagnati i dispositivi minimo raddoppiano.
Bastano infatti due smartphone e una macchina fotografica per renderci dei veri e propri vampiri, assetati non di sangue ma di corrente elettrica.
E non sempre negli hotel  abbiamo abbondanza di prese. Ecco perchè in viaggio porto sempre una presa multipla. Recentemente i produttori di materiale elettronico ed informatico hanno capito che sempre più spesso bisogna ricaricare dispositivi alimentati con presa USB. Questi, dunque, hanno cominciato a produrre ciabatte con almeno un ingresso Usb e due o tre prese. Ultimamente porto queste con me.
Io ho optato per la bticino più per fedeltà al marchio che altro. Ma in commercio esistono diverse alternative. E comunque non sono ancora soddisfatto. Sono alla ricerca di una ciabatta USB “pura” cioè senza prese di corrente ma solo USB e possibilmente con il cavo avvolgibile.
Attenzione poi a non confondere le prese USB con i replicatori di porte. Questi ultimi si collegano spesso al computer e anche quando sono alimentati a corrente elettrica, difficilmente sono in grado di ricaricare i nostri dispositivi che sono sempre più voraci (basti pensare ai tablet da 10 pollici).

 

Packing list per Oporto

oraetlamorainoportoNuovo viaggio, nuova packing list! Partenza il 16 agosto. Destinazione: Porto. Il meteo (a proposito vi consiglio il sito forecast.io che è realizzato in html 5 ed è perfetto per essere visualizzato sui vostri pc e smartphone) indica 18 gradi con massime di 25 gradi.
Ecco quello che, salvo ripensamenti last minute, porterò.

 

 

Tecnologia

  • Galaxy Camera + cavo + treppiede portatile + microSDcard
  • iPhone + cavo + alimentatore + custodia per la corsa + olloclip + cuffie
  • Batteria portatile
  • Tripla di cui ho parlato nel precedente post
  • Ultranotebook  + alimentatore per il back up delle immagini.
  • iPad Mini ( ci ho salvato il locale alcune app con mappa e guida della città off-line)

Abbigliamento (incluso quello che indosserò)

  • Due pant lunghi
  • 2 magliette e 2 camicie
  • Giacca antipioggia e antivento
  • Scarpe per correre e forzatamente da passeggio
  • Intimo e calze: 3 paia
  • Un paio di ciabatte (quelle da hotel con la suola di cartone)
  • Pantaloncini per la corsa

Effetti personali

  • Occhiali sole
  • Rasoio (la crema barba e dopobarba la prenderò sul posto)
  • spazzolino e dentifricio
  • un cerotto/1 aspirina per emergenze (dove andiamo ovviamente ne vendono)

Bagagli

  • Zainetto portatile per la giornata (si ripiega e si mette comodamente nel bagaglio)
  • Trolley

Dovrei essere abbondantemente sotto i 10kg di peso.

Note.
– durante il soggiorno prevedo di lavare almeno il 60% di quello che porterò almeno una volta.
– ho controllato i documenti di viaggio: validità, correttezza e ho fatto una copia in digitale che posso tenere sempre a portata di mano.
ho scaricato e installato mappe offline, consigli e indirizzi utili.
– quello che mi lascia più dubbioso è l’utilizzo di scarpe da corsa (prevedo di fare almeno una uscita) che userò poi come scarpa da passeggio. Mi è già successo di farlo in Canada e indubbiamente questo tipo di scarpe non è adatto per lunghe passeggiate. Vedremo…

Se vi va potete seguire il viaggio cercando le foto e i consigli con tag #oraetlamorainoporto sia su Instagram che su Facebook e Twitter.

La packing list per centauri al caldo

barbaraegabriele

Viaggiare leggeri è soprattutto una prerogativa di chi non ha scelta. E’ il caso dei moticiclisti che avendo poco spazio a disposizione devono arrangiarsi. Barbara e Gabriele sono dei carissimi amici e sono dei motociclisti. Abitano a Ferrara e sono appassionati e “costretti” a viaggiare leggero. I bauletti della loro moto hanno la capienza di 25 litri cad.
Ogni volta che ci incontriamo, ci confrontiamo su prodotti, contenitori e tecniche varie. Barbara e Gabriele sono attualmente in viaggio nel sud della Spagna. Ecco la loro packing list per centauri in coppia.
Come in ogni viaggio, la packing list è figlia della destinazione, dunque questa lista è pensata per posti caldi come può esserlo il sud della Spagna in agosto!

Attrezzatura
casco
sottocasco
paragola
guanti traforati
cintura lombare
giubbotti traforati
kit minimo per la pioggia
thermos
zainetto da trekking della Deuter da 15 litri

Tecnologia
Navigatore della Garmin
carica cellulare
macchina fotografica
telecamera

Abbigliamento
1 paio di scarpe in goretex della Timberland per i viaggi in moto
1 paio di scarpe da passeggiata per il giorno
1 paio di infradito da riposo
3 maglie in cotone
2 canottiere per le camminate
1 cappellino
2 maglie dryfit
1 paio bermuda salewa dryfit
1 maglia tecnica da moto per i viaggi quotidiani della Sixs.
3 magliette di scorta di cotone
1 paio di bermuda di cotone per la sera
1 paio calze “lunghe” per i trasferimenti in moto
3 paia per le escursioni a piedi
1 maglia a maniche lunghe
intimo in autonomia per una settimana
1 paio di jeans solo x i viaggi in moto.

Igiene personale
un minybeauty per il necessaire, medicine comprese
flaconcino di detersivo
corda per stendere

 

lavare i capi in viaggio

Coloro che amano viaggiare leggeri tendono a lavare i propri capi mentre sono in viaggio.
Per questo è fondamentale che tutti i capi siano a rapida asciugatura e con un tessuto o trattamento antipiega.
Ed è per questo che io per primo, sconsiglio di portare jeans, che si asciugano in ere geologiche e che oltretutto sono anche pesanti.

Ma non sono solo io a dirlo. La rete pullula di suggerimenti su come lavare i capi e come asciugarli più velocemente.

Vediamo qualche esempio:

Qui troviamo un consiglio di Hobo Traveler su come asciugare più velocemente i vestiti, ingegnoso.

 

Qui invece Brent Hodgson addirittura suggerisce una asciugatura “a piedi”

 

Ancora Hobo Traveler in questo video ci ricorda che con un ventilatore i panni si asciugano più velocemente. E grazie aggiungerei!

 

Qui invece abbiamo un prodotto specifico per il lavaggio a mano del viaggiatore. Si chiama Scrubba. Devo dire che il prodotto mi piace parecchio. Non escludo un acquisto nelle prossime settimane.

Se invece siete alla ricerca di soluzioni più economiche eccovi una comoda guida su come lavare i vostri panni in viaggio quando siete in hotel

Infine se siete dei veri guerrieri della strada potete usare un sacchetto salvaspazio come quelli della Ziploc e lavare i vostri panni per strada come ci spiega Karol Gajda.

https://www.youtube.com/watch?v=UBmxqbHsVl8

 

Oppure potete portare i vostri capi in una tintoria o affidarvi ai servizi dell’albergo. Soluzione quest’ultima più pratica ma piuttosto cara e soprattutto vincolante, non è detto che nella vostra destinazione di viaggio ci sia una lavanderia a portata di mano.

 

Icebreaker vs Quatha

Icebreaker e Quatha sono due aziende con sede rispettivamente in Nuova Zelanda e Australia. Trattano la lana merino e la rendono più leggera rispetto alla lana tradizionale.

Si tratta di due aziende sicuramente cool (visitate i loro siti per rendervene conto di persona, va detto che il sito della Icebreaker risulta aggiornato mentre quello della Quatha non è momento disponibile nè vedo informazioni utili sui social network).

I capi in lana merino sono traspiranti, antiodore, non hanno bisogno di essere stirati e si asciugano rapidamente. Rappresentano certamente la mia scelta quando sono in viaggio e non solo.

Le magliette in tessuto sintetico non hanno bisogno di essere stirate e si asciugano rapidamente ma non sono antiodore. Molto spesso, anzi, è veramente difficile tenerle una giornata intera. Questo, ovviamente, facendo i vari distinguo del caso.

Avendo acquistato un capo della Quatha e uno della Icebreaker ho avuto modo di vedere delle differenze fra i due capi.

Andiamo nel dettaglio
Quatha (da non confondersi con il brand di Decathlon) ha brand, payoff (Wool to Skin) e taglia direttamente stampata sul tessuto e ha una Q all’altezza della scapola.
Resta al suo interno una linguetta piuttosto lunga con le istruzioni di lavaggio e la composizione: 100% australian merino wool. Il capo che ho io pur essendo molto leggero risulta piuttosto difficile da portare ad agosto visto che la lana si sente in maniera distinta sul corpo.

Il capo della Icebreaker riporta anch’esso tutte le caratteristiche stampate su tessuto. Questo risulta più leggero rispetto al capo Quatha. Ma addosso si sente subito, eccome.

Considerazioni
Icebreaker risulta più adatto all’utilizzo in paesi caldi e gestisce meglio la traspirazione. Ho usato questo capo sulla vetta del Gavia a 2600 metri e in piena Pianura Padana. Altrettanto non posso dire per il capo Quatha. Ottimo per una passeggiata in montagna ma sconsigliato per una camminata in città ad Agosto.

 

La travel shirt

 

Con il termine travel shirt si intende una camicia che potete portare in valigia, da lavare n volte in vacanza senza stirarla e che non abbia per forza un look da boscaiolo finlandese. Per gli americani travel shirt significa essenzialmente: una camicia da esploratore della savana con mille tasche e cordini. 

Ma non perdiamo il focus, puntiamo alle normali camicie a tinte uniche. La sua peculiarità è il tessuto.
Le travel shirt possono essere:

– in lana merino. Non sono molto facili da trovare. Inoltre la lana merino è si termoregolante ma in condizioni di grande caldo non riesce a compiere benissimo il proprio lavoro.
– cotone/jersey: il cotone se trattato bene si stende con il calore del corpo. Prima di indossarla è sgualcita ma non fatevi trarre in inganno. Certo non la userei ad un matrimonio. Ma per una passeggiata in città, senza dubbio.
– materiale tecnico/sintentico. Il problema di quest’ultima categoria è che d’estate non permette sempre una corretta traspirazione e dopo un po’, detto come va detto, puzza. A questo aggiungiamoci, meno importante, ma anche meno smart, il look da esploratore.

La camicia in lana merino viene prodotta dalla Icebreaker almeno quella è l’azienda più nota e che ha pubblicizzato il prodotto. Ma, al momento, non la trovo più sul loro sito. Suppongo sia stata ritirata dal mercato. Nel caso, peccatissimo.
Ovviamente la lana merino trattata non è paragonabile alla lana tradizionale, a cominciare dal peso.
Al momento punto molto sulle camicie in jersey. Ne ho presa una circa 4 anni fa e la uso spessissimo.  Non è necessario stirarla ed è la camicia che maggiormente ricorda quelle da ufficio. Se dunque il vostro viaggio non è una escursione sui monti ma una gita in città e non volete “sfigurare” in un bar del centro, quella andrà bene. La mia ricerca però prosegue in quanto ancora non sono pienamente soddisfatto.
 

Gate8

Gate8 ha prodotto un bagaglio che promette di essere utilizzato su tutte le compagnie aeree senza la necessità di imbarcarlo. Interessante la possibilità di sganciare il vano portacomputer per portare in giro solo quello. Ovviamente se si ha modo di lasciare il vano portaindumenti in hotel o in un deposito bagagli.

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