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I social per fare il bene del prossimo.
Non voglio parlare di Instagram o di Igersmilano perchè di questo tema siamo giusto accessori. Voglio invece parlare di “indifesa: la campagna social di Terre des Hommes, per offrire un futuro migliore alle bambine di tutto il mondo. L’organizzazione attiva da 50 anni nella tutela e l’aiuto diretto all’infanzia in difficoltà, ha infatti lanciato il Challenge #indifesa per gli instagramers.
Partecipare è semplice. Basta creare un’immagine o una foto dove appare la scritta “#indifesa” taggandola con lo stesso hashtag.
Il Challenge finisce il 15 ottobre, mentre il 17 ottobre al Fiat Open Lounge di Milano, durante l’#indifesa Charity Party, verranno premiate le foto vincenti per originalità ed efficacia nel trasmettere il messaggio della campagna.
Digital Hour: tappa di Bologna
Prosegue il progetto Digital Hour organizzato da Industree Group.
Ieri si è svolta la tappa di Bologna ed è stata l’ennesima occasione per incontrare le imprese locali per parlare e scoprire insieme le nuove forme di comunicazione digitale ed il cambiamento che esse comportano a tutti i livelli dell’organizzazione aziendale.
Con me sul palco in veste sia di moderatore che di relatore, Umberto Casalone di Seat Pagine Gialle, Alessandro Sacco di Maserati, Antonio Donadoni di Research in Motion e Linda Serra di O-One. Con loro abbiamo analizzato i casi di successo per vedere sul campo quali sono le strategie e le azioni da compiere per sfruttare al meglio le opportunità dell’era digitale.
A breve le presentazioni saranno consultabili su un account slideshare.
Pillole tech di Mediaworld: Instagram e la community degli Instagramers
Prima parte di 8 per lo speciale di Media World dedicato al mondo di Instagram, una delle applicazioni per la fotografia tramite smartphone di maggior successo del momento.
Wehangit: Instagram come arte urbana
Il 23 dicembre gli igersmilanesi hanno incontrato il team di Wehang.it giovane azienda bresciana con cui igersitalia collabora da circa 3 mesi.
Il risultato è una azione di guerrilla in cui i protagonisti sono gli igers, le loro opere e sullo sfondo c’è una Milano prenatalizia. Qui il video girato (in verticale) e montato da me.
Pocchiali: travel gear
Questo è un accessorio per viaggiatori smart e con stile.
I viaggiatori smart usano un solo bagaglio a mano, amano non sfigurare anche in una città che non conoscono o, meglio, fanno di tutto per non sembrare dei turisti. La dotazione tecnologica è d’obbligo, non tanto perchè sono dei workaholic (il buon senso dice, poi, che le mail spesso sono come delle palle di neve che rotolano, se non le fermi diventano valanghe che si abbattono su di te) quanto perchè la documentazione e la condivisione sono aspetti direttamente legati al viaggio.
Esistono sul mercato diversi prodotti pensati per questa categoria di viaggiatori. Di alcuni ne abbiamo già parlato, di altri ne parleremo nelle prossime settimane, visto che siamo entrati ufficialmente in zona vacanza. Oggi vi segnalo “pocchiali“, neologismo risutato dalla fusione fra pochette e occhiali. Si tratta di un accessorio pensato per noi uomini di mondo e si tratta di una custodia per occhiali che ha un risvolto in cotone in contrasto che infilato nel taschino della vostra travel jacket (non avete una travel jacket?) funge anche da pochette. La pochette è un accessorio per pochi. Il portaocchiali, beh, statisticamente ne abbiamo almeno uno per gli occhiali da sole!
Potete avere maggiori informazioni su questo accessorio e su come usarlo su Travelteq. Io uso sempre più spesso la pochette ma, in viaggio, non ci penso neanche a portarla. Forse ci farò un pensierino…
Instagram e video: rivoluzionario
Come prima cosa vi suggerisco di leggere il post pubblicato da Alessandro Fortuna su instagramers italia . Avrete le prime informazioni di base per farvi una idea.
Se poi vi siete fatti una idea vi dico la mia: è rivoluzione allo stato puro.
Questa estate oltre a noiosissimi filmati mossi e non montati, al massimo caricati su Youtube, troveremo video di 15 secondi sicuramente piacevoli perché facili da montare. Ma questo aggiornamento di Instagram porta in dote un grande potenziale. Infatti Instagram + video significa raccontare il territorio, i nostri viaggi e le nostre esperienze.
E’ poi una rivoluzione per i marketers perchè Vine è una bella app ma è di nicchia e 6 secondi sono troppo pochi.
Instagram ha 100.000.000 di utenti e ci mette a disposizione 15 secondi.
E’ rivoluzionario per i brand che potranno far vedere i dietro le quinte introducendo suoni e movimenti creando così ancora maggiore coinvolgimento.
Ma è soprattutto rivoluzionario per gli utenti perchè ci permetterà, ancora una volta, di mettere alla prova la nostra creatività (magari repressa) con uno strumento che descrivo sempre come popolare.
Dieci consigli per le aziende che vogliono usare Instagram
Ripubblico un post uscito 10 giorni fa sul sito dedicato alla community degli instagramers italiani e scritto dal sottoscritto.
Quello che si è appena concluso è stato un anno fantastico per i brand che hanno deciso di collaborare con noi community managers. Insieme abbiamo sviluppato tantissimi progetti. L’obiettivo di questo post è condividere un decalogo di suggerimenti da tenere a mente. Eccoli.
Dieci consigli per i brand su Instagram
- La community non è fatta di soli influencer ma di tante, tantissime persone. Non scambiate gli instagramers per bloggers. Il successo viene da una partecipazione collettiva e non da singoli richiami. E se proprio volete identificare alcuni instagramers concentratevi sul like rate ossia sulla percentuale fra followers e like ricevuti su ogni foto caricata.
- Se siete un brand non forzate la mano chiedendo di fotografare i vostri prodotti. Gli instagramers partecipano volentieri ma a patto di non diventare portatori sani del brand.
- Per la stessa ragione non chiedete di usare un hashtag che contenga il vostro brand anche se esistono chiaramente delle eccezioni.
- Concentratevi sui vostri valori di marca e fateli emergere in maniera semplice.
- Tenete il gioco più semplice possibile. Chi usa Instagram appartiene a tutte le fasce sociali e culturali. L’equazione “possesso smartphone = utente altospendente e con alto livello di istruzione” è ormai roba vecchia.
- Non fate durare troppo l’iniziativa: ci sono tanti progetti su Instagram e il brutto e il bello di questo social network è che non esistono gerarchie nelle informazioni. Conviene dunque concentrarsi su un periodo di tempo ristretto (7 giorni – 10 al massimo) massimizzando l’efficacia della comunicazione.
- Proponete visibilità. La partecipazione è spontanea se il vostro progetto ha una spiccata vena artistica ma “popolare” e la viralità è assicurata.
- Non aspettatevi numeri ma emozioni: i like o i follower che il vostro profilo avrà in seguito ad un progetto arrivano e scompaiono molto rapidamente e non esistono indicatori che possano aiutarvi seriamente con le conversioni.
- Come in ogni social network, anche Instagram non fa eccezione. Generate conversazioni e interagite sempre con chi vi segue su Instagram. Non solo durante i progetti.
- Fate vedere il vostro lato umano, ossia date visibilità anche a chi lavora dietro quel brand. Instagram è un canale di comunicazione informale e umano.
Digital Trasformation: vendere e comunicare online
Domani parteciperò come relatore ad un convegno di Unindustria Ferrara. Parlerò di Digital Trasformation e di apps marketing.
Parte dell’intervento verterà su come monetizzare i contenuti prodotti e veicolati su dispositivi mobile e su come le aziende debbano subito adeguarsi ai profondi cambiamenti in corso nel mercato italiano e internazionale.
Il vostro sito: o mobile o niente
I dati del mio sito dimostrano una tendenza inarrestabile: i visitatori usano un dispositivo con iOS dunque o un iPhone o un iPad o al limite un iPod Touch.
Solo l’anno scorso ioOS incideva si e no per il 15%.
La crescita degli accessi da mobile non è una novità ma è l’ennesima conferma che la vostra comunicazione deve essere pensata e organizzata per essere fruita da dispositivi portatili.