Ho avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con Fabrizio Alessandro Goggi , Communications manager di Reda.
Fabrizio è coinvolto in prima persona nel progetto Rewoolution.
Rewoolution, anzi Reda Rewoolution è una azienda che vende abbigliamento activewear in pura lana Merino.
E come sapete, sono fissato con il merino.
Il fatto che si chiami “Reda” la dice lunga: Reda è uno storico lanificio biellese che vende i suoi tessuti a tutti i più grandi marchi di abbigliamento.
Dunque di lana ne sanno.
La lana è il materiale usato da questo brand per produrre capi pensati per l’outdoor. In particolare la lana Merino, fibra naturale al 100%.
Lo stesso processo produttivo è seguito con attenzione, racconta Fabrizio.
La lana Merino utilizzata per la produzione ha origine in Nuova Zelanda.
La lavorazione invece avviene nello stabilimento di Valle Mosso (Biella), unico lanificio al mondo insignito della certificazione EMAS (Eco Management and Audit Scheme).
Nello stabilimento di Valle Mosso la lana Merino, grazie al sistema di filatura CompACT³, viene resa ancora più elastica.
Con non poca insistenza ho fatto presente a Fabrizio che non condivido questa netta separazione fra prodotti tecnici a nome Rewoolution e i prodotti classici a marchio Reda.
La sua prima risposta è stata nel ricordarmi che Rewoolution ora si chiama Reda Rewoolution.
Si tratta di un piccolo rebranding che in un qualche modo ci aiuta a capire che i due mondi sono meno distanti di prima.
La collezione resta però ancora tecnica e per il momento non si parla di soluzioni ibride o di compromesso come quelle di Icebreaker che produce pantaloni e camicie dal look casual.
Non a caso per la prossima stagione invernale è stata presentata una tuta da sci in lana merino e la sponsorship di un ultratrial.
Siamo insomma distanti dagli aperitivi nelle capitali Europee (quelli li lasciamo a Reda).
Ancora per un po’ con i capi Reda Rewoolution ci sarà da sudare.
Si ringrazia per le immagini l’ufficio stampa – Green Media Lab
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