Visitando una libreria a Toronto ho visto centinaia di libri che parlano di minipensionamenti e di stile di vita a basso impatto di stress.
In sostanza ci sono pubblicazioni che ti suggeriscono come creare un microbusiness su e-bay per poter avere una rendita aggiuntiva con poco sforzo, come diventare un trader di professione ma anche come diventare più efficienti, come risparmiare tempo, come semplificarsi la vita etc…
Il concetto di miniretirement è soprattutto americano che si basa su questi pilastri: basta al lavoro convenzionale 9 – 18 e agli straordinari (dovuti più che altro alle distrazioni inevitabili che ci sono in ufficio (navigare su internet per motivi personali, chiaccherare con il collega, etc..), non più schiavi del pc o del blackberry (o meglio del loro uso improprio); via libera alla microimpresa e all’ozio “creativo”.
Il miniretirement è soprattutto uno stile di vita che prevede più tempo possibile per se stessi grazie all’automazione delle attività lavorative di routine (risponditori automatici di e-mail, voicemail, trasferimenti di chiamata) e dell’outsourcing. Sarebbe quindi sbagliato vedere questo nuovo movimento come antitecnologico.
E’ anzi esattamente il contrario.

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