L’arte di sedersi

Con il Covid molti di noi hanno cominciato o ricominciato a lavorare da casa.

Ovviamente questo ha richiesto una grande capacità di adattamento sia fisico che mentale. Anche per riorganizzarci. In questi mesi abbiamo ricavato spazi ufficio da camere da letto, soggiorni o stanze dei bambini.
Abbiamo anche portato dall’ufficio o acquistato ex novo attrezzature per lavorare meglio: mouse, schermi aggiuntivi, scrivanie e sedie.
E’ proprio su questo ultimo punto che vorrei concentrare la vostra attenzione.

Io per primo, infatti, ho sottovalutato l’importanza di una corretta seduta, usando sedie pensate per un pranzo, non certamente per rimanere seduti (più o meno ininterrottamente) per 8 ore (quando va bene).

Quali sono le caratteristiche più importanti di una sedia, almeno in base alla mia esperienza?

  1. deve essere regolabile in altezza. Così posso adeguarla all’altezza del piano di lavoro e allo schermo
  2. deve avere i braccioli: possono scaricare la tensione delle spalle mentre sono al telefono o sto leggendo un documento.
  3. deve avere le ruote: specialmente se la scrivania è appoggiata ad un muro (cosa molto frequente nelle case inclusa la mia) trovo utilissime le ruote per poter stendere la gambe allontanando la sedia dalla scrivania
  4. deve avere uno schienale regolabile per il supporto lombare e possibilmente traspirante.
  5. il cuscino deve essere morbido ma non troppo. Un supporto troppo rigido alla lunga darebbe fastidio. Impensabile sprofondare in un cuscino, è pur sempre una sedia per lavorare e non per guardare l’ultima serie TV appena uscita.
  6. ultimo ma non ultimo deve essere bella. La bellezza negli uffici è un fattore che per molto tempo è stato ignorato. Ma dovendo inserire una sedia in un appartamento, l’elemento estetico è importante almeno tanto quanto quello funzionale.

In questi mesi mi sono messo alla ricerca di sedie che potessero fare al caso (cioè che avessero i requisiti citati sopra) e sono partito dai social.
Ho consultato avidamente Instagram e Youtube e ho trovato contenuti realizzati unicamente negli Stati Uniti.
Le conclusioni a cui sono arrivato sono che si parla prevalentemente di tre prodotti:
1) la sedia Herman Miller: una azienda famosa che produce sedie molto care e che possono essere considerate dei pezzi di design

2) le sedie Ikea. Più in generale va detto che Ikea ha direttamente (o indirettamente) spinto le sue soluzioni più famose per l’home office. Troverete tantissimi video di youtuber che celebrano il piano di lavoro, la cassettiera Ikea e la sedia Markus.

3) una azienda ha promosso il proprio prodotto di punta e una buona parte degli Youtuber hanno parlato di questo prodotto. Mi riferisco alla Autonomous Ergo Chair 2 (https://youtu.be/q35tPEphLFE).

E qui in Italia?
Da un punto di vista della qualità, non abbiamo da imparare niente da nessuno. Dal punto di vista della comunicazione, la sensazione è che molte aziende non abbiano compreso il momento storico e non abbiano innanzitutto convertito alcune serie adattandole ad un contesto home office. Inoltre (consideriamola una conseguenza) non è stato fatto alcun tipo di comunicazione.
Per questo non posso che apprezzare quanto fatto da Las Mobili, azienda di Tortoreto che durante il covid ha compreso l’importanza della comunicazione e ha organizzato dei webinar ad uso e consumo dei propri partner e clienti.
Ho lavorato per loro come formatore e proprio in questo momento vi sto scrivendo dalla mia postazione fissa, seduto su una delle loro sedie.
Il modello in questione si chiama Cast, bianca e grigia. Questa seduta risponde a tutti i criteri che ho riportato sopra.
La sedia (disclaimer mi è stata inviata dall’azienda) arriva in una scatola relativamente piccola.
Infatti la sedia deve essere montata: l’assemblaggio prevede il montaggio lo schienale, le ruote e il pistone che deve essere ricoperto dalla sua colonna di plastica.

Eccovi una guida per montare e usare in 5 mosse la sedia Cast di Las Mobili



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