I video diventano sempre più importanti e saperli realizzare è ormai fondamentale.
Per video non intendo i blockbuster di Hollywood ma quelle sequenze di video pensati ad uso e consumo dei social network.
Youtube in primis ma anche e sempre di più Instagram con Reels
Ad ogni modo anche se dobbiamo registrare una singola sequenza, è fondamentale farlo bene.
Realizzare un video richiede due macrotipologie di competenze.

  1. professionali
  2. strumentali

Le competenze così riportate sono rigorosamente in ordine gerarchico visto che anche avendo le migliori attrezzature sul mercato (punto due), non avrete la garanzia di un ottimo risultato se non sviluppando adeguate competenze professionali (incluso anche il saper utilizzare gli strumenti).

Per non complicarci la vita affrontiamo il punto due e parliamo di mezzi (almeno quelli che uso io) tralasciando o rimandando il punto uno ad un post dedicato.


Riprese

Per le riprese ho due diversi tipi di setup.
Se devo tenere un webinar, utilizzo screen capture pro di Movavi per registrarmi il video (uso un Macbook Air del 2019 al quale ho agganciato un monitor esterno wide della LG). Al monitor ho abbinato una Logitech Streamcam e un microfono Blu Yeti che ho assicurato ad una asta della Neewer.
Se i video sono realizzati da me, uso Google Meet. Avendo più committenti ho utilizzato almeno una volta i principali software per webinar e video conferenze.

Se invece devo registrare un video uso la mia macchina fotografica (una Leica Q che ha un’ottica fissa 28mm e alla quale ho impostato la messa a fuoco continua – AFC) con un microfono dotato di registratore della Tascam.
La scelta di un microfono/registratore è dettata dalla necessità (la Leica Q non ha l’ingresso per il microfono) ma quello che consideravo un handicap si è rivelato essere un punto di forza.
Infatti un audio perfetto è la vera arma segreta di un video e un apparecchio dedicato alla registrazione di suoni e soprattutto voci ha un innegabile vantaggio competitivo.
Certo questa soluzione complica la vita visto che dovete controllare non uno ma due dispositivi (memoria, carica della batteria, etc..) e soprattutto dovrete sincronizzare i due file (audio e video). Vi posso però assicurare che il risultato è strabiliante.
Ho da poco fatto l’upgrade della Gopro (dalla 4 sono passato alla 8 Hero) e sicuramente farò qualche prova usandola sia come webcam (una funzione che è stata introdotta anche su alcuni modelli di Fuji, Canon e Sony) sia come videocamera per la registrazione.
Quasi certamente farò un test sia usando il microfono già incluso nella Gopro sia un Rode VideoMicro che ho preso tempo fa. Quest’ultimo scenario è quello più plausibile visto che il microfono della Gopro pur essendo stato migliorato nel tempo, non è stato pensato per registrazioni di lezioni ma per la registrazione di suoni ambientali. La stessa Gopro ci aiuta indicandoci i microfoni compatibili con la versione di action cam in nostro possesso.
Per poterlo usare però devo acquistare il modulo aggiuntivo (Media Mod) che permette l’ingresso di microfoni esterni.
La Gopro 8 hero infatti non ha l’ingresso per i microfoni. A dirla tutta è così dalla Hero4. Con il Media mod oltre a garantire l’accesso con il jack, viene già montato un microfono direzionale che riduce il rumore del vento e dell’ambiente.
Questo la dice lunga sull’efficacia del microfono nativo della Gopro 😉

Questa soluzione (con o senza microfono esterno) può essere l’ideale per registrazioni e vlog che devo montare rapidamente e dove l’attenzione all’audio non è fondamentale. Si può sempre fare ricorso alla voce fuoricampo.

Completa la mia dotazione un paio di luci prese su Amazon. Si tratta di led della Neewer che monto su due treppiedi inclusi nel pacchetto.

Quando devo fare dei webinar invece uso la LumeCube 2.0 che pesa poco, è portatile e può essere usata con dei filtri che permettono di addolcire (softener) il potente fascio di luce che emette. Questa luce è anche waterproof e può essere abbinata alla Gopro (sempre mediante l’uso del già citato Media Mod).

Ecco la mia postazione per lo smartworking. Sopra è molto ordinata. Sotto è un vero casino!

Conclusioni
Queste configurazioni sono il risultato di un mio percorso ed è il frutto di diversi esperimenti provati in precedenza.
Si può migliorare qualcosa? Non saprei. Immagino che la scelta di sincronizzare due file sia una complessità che può risultare insormontabile, specialmente se il vostro software di montaggio è di quelli basic.
Io per scelta cerco di usare ogni volta che posso, Adobe Premiere. Invece per quelli pensati esclusivamente per i social, uso Adobe Rush. Per quelli “on the go” invece mi affido all’editor di Instagram Reels.
In questo caso registro i video non solo con la gopro ma con il Google Pixel 4 che ormai ha sostituito al 100% il mio iPhoneX.
Anche se ammetto che Airdrop per il passaggio dei file da Apple ad iPhone è una manna.
Ma questa è un’altra storia.

Disclaimer
ho inserito dei link con sistema di affiliation.

Nota
non è un testo sponsorizzato, i prodotti inseriti sono stati acquistati o sono il risultato di collaborazione non legate a questo post.



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