ahhh, l’aquaticrunner!
Lo swimrun diventa sempre più popolare: aumenta il numero di gare all’estero e circuiti  come quello di Otillo crescono in popolarità e mito.
Ma non dobbiamo assolutamente dimenticare che esiste anche un circuito italiano con regole proprie e con una gara di riferimento.
Mi riferisco appunto all’Aquaticrunner, una gara di 30km fra sabbia, acqua e guado.
Una gara anche questa non per tutti dove bisogna avere caviglie forti per correre sulla sabbia, resistenza nel nuoto, non bisogna temere le meduse che di frequente si incontrano e bisogna resistere al caldo.
Ve lo dico perché ho gareggiato e l’ho pure finita.

Quest’anno la gara si farà alla fine di agosto, il percorso è invariato, si parte da Grado e si arriva a Lignano.

Se non fosse per la fatica e per il cronometro, sarebbe da fermarsi e fotografare il paesaggio per tutto il tempo ma ahimè non si può!

La grande novità di quest’anno è che l’asticella sale. Oltre ai grandi campioni italiani quest’anno è attesa la partecipazione di un atleta chiamato Faris Al-Sultan.

A molti di voi questo nome non dirà molto ma se siete dei triatleti avrete certamente riconosciuto il vincitore di Kona nel 2015 (Kona è la finale del circuito Ironman e la più dura delle gare, quindi per vincerla bisogna essere davvero di acciaio).
Faris nel 2016 si è cimentato nello swimrun facendo una delle gare più massacranti, la ÖtillÖ e pur non avendola vinta, si è comunque piazzato fra i primi 20 posti.
Anche qui vi posso dire che finire la ÖtillÖ  è già una bella soddisfazione. Vincerla è LA soddisfazione.
E dopo Kona e ÖtillÖ, Faris a 39 anni vuole cimentarsi nello swimrun italiano.
Tedesco di origini irachene, tesserato con il team di Abu Dhabi, oltre a Kona ha vinto l’Ironman Arizona, Malaysia, Regensburg, Austria e Lanzarote).
Faris è pronto a confrontarsi con noi ed è felice perché troverà in italia, buon cibo, bei paesaggi e acqua calda.
Per quanto mi riguarda, non so ancora se gareggerò ma di sicuro, lo vedrò giusto alla partenza, poi…ciao

 

 

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